Alcune controversie, accompagnate dalla sfortuna, avevano impedito a Jim Clark di vincere le precedenti edizioni della Indy 500. Ma nel 1965, a bordo dell'iconica Lotus Type 38 verde e gialla, esercitò con la sua consueta eleganza un dominio indiscusso sulla competizione.
Sul telaio monoscocca in alluminio, la vettura montava un motore Ford DOHC V8 aspirato da 500 CV e sospensioni disassate per affrontare al meglio le curve a sinistra del circuito.
Questa vittoria storica segnò l'apogeo della rivoluzione del motore centrale: grazie alla progettazione di Chapman le vetture Lotus dominarono la Top 10, conquistando il 1°, 2°, 4°, 7° e 9° posto.